Dieta antinfiammatoria
La dieta antinfiammatoria non serve per perdere peso ma soprattutto per contrastare dall’interno infiammazioni croniche a carico dell’intestino oppure infiammazioni sistemiche che possono favorire l’insorgenza di numerose patologie, come cancro, malattie cardiovascolari ed altre. A delineare i tratti principali della dieta antinfiammatoria è stato il medico Andrew Weil, laureato ad Harvard, vediamo cosa dice e in quali casi può essere utile.
In cosa consiste la dieta antinfiammatoria
Ecco le principali indicazioni della dieta antinfiammatoria descritta da Weil:
- un apporto giornaliero di 2-3 mila calorie, a seconda del sesso, dell’altezza e del livello di attività fisica,
- 40-50% di carboidrati,
- 30% di grassi,
- 20-30% di proteine.
La dieta antinfiammatoria non prescrive una severa e ferrea routine alimentare ma consiglia di mangiare da quattro a sei volte al giorno cercando di includere in ogni pasto o spuntino carboidrati, proteine e grassi.
La dieta antinfiammatoria è ben bilanciata, concentrandosi su alimenti come verdure, frutta, grassi sani, noci, spezie e persino vino rosso limitando al contempo carni lavorate, zuccheri aggiunti, cereali raffinati e oli lavorati
Spiega la nutrizionista Kelly Plowe.
Di certo, nelle intenzioni del dottor Weil, la dieta antinfiammatoria non è mirata ad un gruppo specifico di persone, ma può essere particolarmente utile per chi soffre di artrite, allergie, disturbi digestivi e altri problemi di salute derivanti dall’infiammazione cronica.
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Cosa mangiare e cosa evitare
Ecco un elenco di alimenti che possono essere inseriti in un regime dietetico antinfiammatorio:
- Tutte le verdure, crude o cotte
- Frutta, in particolare bacche
- Cereali compresa la pasta
- Fagioli e legumi
- Grassi sani (olio extravergine di oliva, noci e semi, avocado)
- Pesce e frutti di mare
- Alimenti integrali di soia
- Formaggi e yogurt di alta qualità
- Uova arricchite con Omega-3
- Pollame senza pelle e carni magre
- Erbe, spezie e tisane
- Vino rosso
- Cioccolato fondente
Alimenti da evitare
- Olio di girasole, olio di mais, oli vegetali misti
- Margarina
- Carni grasse
- Sciroppo di mais, fruttosio e zucchero
- Alimenti fatti con grano o farina bianca e zucchero
- Spuntini confezionati, come patatine e salatini
- Caffeina (in eccesso)
Dieta antinfiammatoria dell’intestino
Numerosi studi hanno dimostrato l’importanza di seguire una dieta corretta per prevenire e anche per arginare malattie come la colite e il morbo di Chron. Ad esempio la letteratura scientifica ha evidenziato che un elevato consumo di fibra alimentare e una riduzione del consumo di alcolici e carne rossa può ridurre il rischio di colite ulcerosa, mentre un’elevata assunzione elevata di grassi mono e polinsaturi e vitamina B6 può aumentare il rischio.
Dieta antinfiammatoria per il lupus
Cosa mangiare se si ha il lupus? Ecco cosa è emerso dalle ricerche recenti:
- Mangiare poca carne cotta alla griglia o in forno;
- mangiare almeno due volte alla settimana cereali e legumi;
- ridurre o eliminare burro e margarina;
- evitare snack salati, cibi fritti e gelati sostituendo con frutta fresca, yogurt;
- prediligere frutta, verdura e cereali integrali.
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Dieta antinfiammatoria per la tiroide
Circa sei milioni di italiani hanno problemi con la tiroide e sono soprattutto donne. Una dieta antinfiammatoria per la tiroide va studiata in sinergia con l’endocrinologo e il nutrizionista e dipende molto dal tipo di problema che si deve affrontare.
Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista a Roma, insieme al ricercatore Alessandro Gelli, ha scritto il libro “La dieta della tiroide” nel quale elenca una serie di menu e consigli alimentari mirati in base al tipo di problema.
In linea di massima la dieta per la tiroide esclude, per un periodo di 4 settimane:
- gli alimenti contenenti glutine e latte e latticini perché sarebbero promotori del cosiddetto “mimetismo molecolare”, un meccanismo che spinge gli anticorpi ad attaccare i propri organi, compresa la tiroide;
- gli ortaggi della famiglia delle solanacee come pomodori, melanzane, peperoni, perché possono alterare l’equilibrio della flora batterica intestinale che, secondo alcuni studi potrebbe essere importante nello sviluppo delle patologie a carico della tiroide.
Mentre favorisce l’assunzione di:
- spezie ed erbe aromatiche;
- ortaggi e frutta di stagione biologici e senza pesticidi;
- pesce ricco di Omega-3;
- uva e carne biologica.
Dieta antinfiammatoria endometriosi
Chi soffre di endometriosi sceglie spesso di modificare la propria alimentazione per inserire cibi con una spiccata azione antinfiammatoria, detox e senza ormoni.
Ecco qualche indicazione fornita dalla Fondazione Italiana Endometriosi
- Aumentare il consumo di fibre per favorire una riduzione degli estrogeni nel sangue;
- aumentare l’apporto di alimenti contenenti acidi grassi Omega 3 che promuovono la produzione della prostaglandina PGE1 che contrasta il livello di infiammazione addominale provocato dall’endometriosi
- ridurre in consumo di carne rossa, latticini, glutine;
- evitare alcol, caffeina, soia (per l’elevato contenuto di fitoestrogeni), grassi saturi, dolci e zucchero, avena e segale (ricchi di estrogeni), grassi saturi.
Fonti
- Dr Weil
- Diet as a risk factor for the development of ulcerative colitis.
- Influence of dietary factors on the clinical course of ulcerative colitis: a prospective cohort study
- Diet and inflammatory bowel disease: a case-control study.
- Fondazione Italiana Endometriosi
- Serena Missori
- Lupus Italy
- Very Well Health