Il mondo della medicina estetica non smette mai di sorprendere. L’ultima tendenza che sta guadagnando terreno è il filler nei capezzoli (Nipple Injection), un trattamento che promette di ridefinire l’estetica del seno attraverso iniezioni mirate.
La procedura consiste nell’iniettare sostanze, nella maggior parte dei casi acido ialuronico, per migliorare la proiezione e l’aspetto dei capezzoli. L’obiettivo è donare loro un aspetto più eretto e definito, rispondendo a esigenze estetiche che vanno oltre i canoni tradizionali.
Chi può farlo?
Secondo gli esperti, il filler ai capezzoli può essere preso in considerazione principalmente da:
- Donne che hanno subito una significativa perdita di peso
- Pazienti dopo ricostruzione mammaria
- Soggetti con capezzoli piatti o introflessi
- Donne che desiderano un aspetto più definito
Come avviene la procedura?
Il trattamento è ambulatoriale e piuttosto rapido:
- Dura circa 15-30 minuti
- Generalmente richiede una sola siringa, divisa tra i due capezzoli
- Può essere eseguito in studio medico da professionisti certificati
Quali rischi bisogna considerare?
Nonostante l’apparente semplicità, la procedura presenta diversi rischi critici che è importante conoscere prima di decidere se farlo oppure no:
- Possibili interferenze con l’allattamento
- Rischio di ostruzione dei dotti mammari
- Potenziali difficoltà nell’allattamento futuro
- Possibile perdita di sensibilità del capezzolo
- Rischio di infezioni
- Rare complicanze come necrosi del capezzolo
- Alterazioni permanenti della forma
Quali sono le controindicazioni del filler nei capezzoli?
Il trattamento NON è consigliato per:
- Donne che programmano gravidanze
- Pazienti con disturbi del sistema immunitario
- Soggetti con precedenti problematiche mammarie
I medici avvertono di valutare attentamente la procedura, ricordando che i capezzoli non sono solo elementi estetici, ma parti funzionali del corpo con ruoli specifici.
Fonti
American Society of Plastic Surgeons
Foto: Adobe free stock