Mastoplastica additiva e rapporti sessuali

L’intervento di aumento del seno che effetti ha sulla sessualità e in che modo la mastoplastica additiva influisce sui rapporti sessuali? Si tratta di domande legittime che vengono poste frequentemente ai chirurghi plastici dalle donne che intendono sottoporsi ad un intervento di aumento del seno. Cerchiamo di rispondere anche noi, rileggendo qualche studio condotto in proposito e leggendo le testimonianze delle donne operate.

Secondo un sondaggio condotto online da Realself la mastoplastica migliorerebbe la qualità dei rapporti sessuali: secondo il 61% delle donne intervistate dopo l’intervento si farebbe più sesso e il 70% ha ammesso che la soddisfazione sessuale era aumentata.

Secondo l’opinione del chirurgo plastico Andrew P. Trussler, professione di Chirurgia Plastica all’Università del Texas, i risultati di questo sondaggio non sono sorprendenti: le donne dopo la mastoplastica si sentono più sicure di se stesse, acquistano quindi maggiore fiducia nella propria capacità di sedurre e nella propria femminilità e questi benefici sono, quindi, evidenti in diversi ambiti della loro vita.

Le testimonianze

Sofia, che ha fatto la mastoplastica due anni fa, conferma con la sua testimonianza:

c’è sempre stata una parte del tuo corpo con cui convivevi male e che non ti piace e questo disagio si presentava anche nell’intimità: indubbiamente influisce sulla tua capacità di stare a tuo agio con il partner. Sentirsi più sicure ti consente di godere di un’esperienza sessuale più libera e disinibita

Valentina racconta la sua esperienza:

All’improvviso una parte del io corpo che non mi piaceva, mi metteva in imbarazzo e tenevo nascosta è diventata qualcosa di cui andare fiera e orgogliosa e questo mi ha fatto sentire più sicura anche nei rapporti sessuali

Mastoplastica additiva e rapporti sessuali: la componente psicologica

Che l’aumento del seno migliori la qualità della vita sessuale trova conferma anche dagli studi clinici. Una ricerca americana ha seguito 45 donne con protesi mammarie e ha concluso che tutte le 36 donne che non avevano sviluppato cicatrici evidenti o smagliature dopo l’inetrvento mostravano livelli più alti di eccitazione e soddisfazione sessuale a 18 mesi dall’intervento.

Naturalmente entra in gioco, come dicevamo, la componente legata all’aumentata fiducia in se stesse, ma secondo la psicologa Tomi-Ann Roberts crede sia fondamentale anche lo sforzo e l’impegno – economico, di tempo, di energie – che queste donne hanno messo nel voler trasformare il proprio aspetto risolvendo un disagio esteriore che era diventato estremamente importante. Inoltre è rilevante anche la risposta che il partner da ai “nuovi seni”: il gradimento e la soddisfazione del partner sessuale gratifica le donne, le fa sentire più attraenti e migliora il loro coinvolgimento sessuale.

Dopo quanto tempo si possono avere rapporti sessuali dopo la mastoplastica?

Ci vogliono circa 4 settimane per un recupero più o meno completo dopo la mastoplastica: dopo un mese, infatti, i fastidi post intervento sono completamente scomparsi e le protesi sono ormai ben fissate ed incapsulate nella giusta posizione. Si può riprendere, quindi, una normale vita sessuale dopo circa 4 settimane, tuttavia è facile che si senta ancora un po’ di fastidio e che ci sia un cambiamento nella sensibilità a livello dei capezzoli, nella maggior parte dei casi temporaneo. Inoltre le nuove mammelle per i primi tempi saranno un po’ rigide e ci metteranno un po’ per ammorbidirsi.

In linea di massima per le procedure al seno, è meglio aspettare qualche settimana prima di fare sesso.

Ecco alcune dritte per riavvicinarsi alla vita sessuale dopo l’intervento:

Assicurati di prestare attenzione alle incisioni: sono soggette a infezioni e sanguinamento se non adeguatamente curate: aspettare di avere rapporti fino a quando non saranno guarite può ridurre notevolmente i rischi.
Dopo le prime due settimane si può cominciare ad avvicinarsi all’intimità fisica con attenzione e lentamente.
Evita la manipolazione del seno o di fare movimenti che potrebbero causare un trauma alle protesi;

Fonti

Photo by Belinda Fewings on Unsplash