Prevenzione e screening per il tumore al seno
Ottobre si tinge di rosa, come di consueto, in occasione della campagna “Nastro Rosa” edizione 2019 contro il cancro al seno. L’iniziativa è volta a sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e screening per il tumore al seno che ancora oggi fa registrare migliaia di nuove diagnosi nel nostro Paese.
I dati
Lo scorso anno 52.800 donne hanno ricevuto questa diagnosi ma al tempo stesso si registra una leggera diminuzione della mortalità, probabilmente proprio grazie alle tecnologie sempre più avanzate e sofisticate, in grado di favorire una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.
I dati sono stati resi noti da Fondazione Airc (Associazione italiana ricerca cancro) con Estee Lauder Companies.
Quest’anno la Fondazione Airc ha scelto come simbolo della campagna un Nastro Rosa incompleto, per rappresentare l’impegno al fianco delle donne che affrontano le forme più aggressive di tumore al seno.
Nell’elenco di queste forme particolarmente aggressive troviamo il cosiddetto triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e per cui ancora mancano terapie mirate, e il tumore mammario metastatico, che oggi interessa circa 36.000 donne in Italia.
Per sostenere la campagna si possono acquistare la spilletta Airc e altri prodotti in edizione limitata dedicati alla campagna, donando con carta di credito su nastrorosa.it, chiamare il numero verde 800 350 350, chiamare il 45521 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o mandare un sms al 45521 da cellulare per donare 2 euro.
Come fare l’autopalpazione del seno
In un momento storico nel quale sia la mammografia e anche l’ecografia mammaria sono esami talmente sofisticati da permettere di diagnosticare tumori di pochi millimetri, l’autopalpazione può essere utile per aiutare a ridurre il rischio di diagnosticare un tumore del seno in fase avanzata.
In cosa consiste? Si tratta di un esame periodico del proprio seno che consente di imparare a conoscerne l’aspetto normale e di notare qualsiasi cambiamento rispetto alla fisionomia di base. Va fatto a partire dai 20 anni e una settimana dopo la fine del ciclo. Ecco cosa leggiamo sul sito della Fondazione Veronesi:
Davanti allo specchio, in un ambiente ben illuminato, osservare le mammelle tenendo le braccia distese lungo i fianchi; poi appoggiarle sul bacino e spingere forte in modo da contrarre i muscoli del petto. Scrutare adesso le eventuali imperfezioni naturali del seno: infatti, solo raramente le due mammelle sono del tutto identiche.
Attenzione a un mutamento nel disegno dei seni: un’alterazione del contorno, come un gonfiore, una retrazione cutanea o un’anomala morfologia dei capezzoli. Ripetere la stessa perlustrazione con le braccia ben alzate, mettendo in evidenza la zona ascellare, e successivamente anche di profilo, per controllare la linea delle mammelle ed evidenziare irregolarità o vere e proprie sporgenze.
A questo punto, piegare il braccio destro dietro la nuca e cominciare a palpare delicatamente la mammella a destra con la mano sinistra e le dita tese, a caccia di eventuali masse anomale, indurimenti o ispessimenti. L’operazione va quindi ripetuta sul seno sinistro.
Mammografia o ecografia?
Come si svolgono gli screening per il tumore al seno e quando dobbiamo fare gli esami come mammografia o ecografia?
Lo screening per il cancro del seno, secondo le indicazioni del Ministero della salute italiano, si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l’esecuzione ogni due anni della mammografia. L’ecografia, invece, può essere utile solo in casi particolari, soprattutto nelle donne più giovani, o per approfondire la natura di un nodulo, ma non è raccomandata in generale come test di screening in sostituzione o in aggiunta alla mammografia.
In questo video l’oncologo medico Lucia Del Mastro descrive gli esami di diagnosi precoce a cui sottoporsi per lo screening del tumore al seno: mammografia, ecografia e risonanza magnetica.