Per molte donne modificare la dimensione o la forma del seno rappresenta un obiettivo estetico che le accompagna per anni. E sono anni in cui ci si pone parecchie domande, cercando di dissipare i dubbi, ad esempio, è più indicata una mastoplastica con protesi o un lifting del seno (mastopessi) e quando combinare mastoplastica additiva e mastopessi?
I vantaggi della procedura combinata
La mastoplastica additiva è una procedura che prevede l’inserimento di protesi mammarie per migliorare dimensione, forma o simmetria del seno. Questo intervento può aumentare volume e pienezza, ma non può risolvere il problema del seno cadente o ptosico. In questo caso può essere efficace, invece, la mastopessi che può sollevare e riposizionare il tessuto mammario per creare una forma più giovane e attraente, rimuovendo anche l’eccesso di pelle e rassodando i tessuti.
La combinazione dei due interventi, tecnicamente chiamata mastopessi additiva, offre diversi vantaggi:
- Risultato completo che unisce volume e sollevamento
- Un unico periodo di recupero
- Costi complessivi inferiori rispetto all’esecuzione separata
- Miglioramento significativo dell’aspetto del seno
- Risultati naturali e armoniosi.
Chiaramente va ribadito che l’unico modo per essere certe di poter ottenere risultati soddisfacenti e massima serietà è quello di rivolgersi solo ad un chirurgo estetico qualificato.
Chirurgia estetica seno, qual è l’intervento migliore per te
Chi può sottoporsi all’intervento combinato?
La procedura combinata di mastopessi e mastoplastica può essere particolarmente indicata per chi desidera affrontare simultaneamente diverse problematiche del seno, tra cui:
- Ptosi (cedimento)
- Asimmetrie
- Perdita di volume
- Forma non soddisfacente.
Le candidate ideali per questo tipo di intervento sono persone in buona salute generale:
- Con aspettative realistiche sui risultati
- Con un peso corporeo stabile
- Non in gravidanza o allattamento.
Ci sono rischi maggior di complicanze?
Uno studio pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery ha dimostrato che i rischi della procedura combinata non sono superiori a quelli dei singoli interventi.
Fonti
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