Rinofiller, quando si può fare
Da qualche tempo si parla molto dei rinofiller, una rinoplastica non chirurgica che può cambiare la forma del naso con iniezioni temporanee di filler dermici. La cosa promette bene, una semplice procedura può ridurre una piccola gibbosità, minimizzare difetti minimi, migliorare la punta cadente, il tutto senza anestesia e tempi di recupero. I filler sono quasi sempre a base di acido ialuronico o di altri composti coma la tossina botulinica o policaprolattone per un effetto semipermanente. Dunque, sembrerebbe che filler e rinoplastica si equivalgano, ma in realtà non proprio così. Per evitare aspettative deluse vanno fatte alcune precisazioni, si tratta infatti, di due tecniche molto diverse che danno risultati che non possono essere minimamente equiparati. Vediao, quindi, quando si può fare il rinofiller.
Cos’è il rinofiller
La rinoplastica non chirurgica non richiede anestesia, quindi, non ha tempi di recupero ma i risultati sono in genere temporanei e riguardano piccoli cambiamenti del naso, nulla che possa veramente cambiarne la forma nel suo complesso. La rinoplastica tradizionale, invece, affronta sia problemi estetici che funzionali, con risultati permanenti. Naturalmente con tempi di convalescenza di almeno un paio di settimane e qualche impegno in più da parte del paziente.
Quando si può fare?
La rinoplastica tradizionale resta la soluzione migliore nei seguenti casi:
- naso troppo grande;
- difficoltà a respirare col naso;
- punta nasale pendente o bulbosa;
- narici larghe;
- setto deviato;
- gobba.
Quanto durano i risultati di un rinofiller?
Dipende, in realtà la risposta al trattamento è personale, si va da un minimo di 8 mesi fino ai 16 mesi, ma con l’utilizzo di alcuni composti si può arrivare anche ai due anni. Diventa quindi abbastanza difficile immaginarne la durata, sarà cura del chirurgo valutare tutte le variabili per una previsione realistica che non deluderà il paziente.
Effetti collaterali
Altra cosa importante da evidenziare è che i rinofiller non sono totalmente privi di sorprese, seppure molto meno invasivi della chirurgia tradizionale possono avere effetti collaterali non trascurabili. Si va dal comune gonfiore e da lividi che spariranno da soli entro una settimana o due, a piccole imprecisioni o una nuova forma del naso che non risponde completamente ai propri desideri, fino a problemi vascolari più seri. Il consiglio è sempre lo stesso, rivolgersi a medici qualificati, a chirurghi plastici di esperienza anche per le procedure apparentemente più semplici.
Conviene rispetto alla rinoplastica?
Infine, una riflessione sui costi complessivi: nel corso del tempo, la spesa di mantenimento del filler potrebbe superare il prezzo della rinoplastica chirurgica, naturalmente il costo dipende dalla quantità di riempitivo utilizzato nella procedura e dal tipo, nonché da quanto dura l’intervento.
Fonti
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