Trattamenti filler viso
I filler dermici iniettabili per il viso rappresentano una delle procedure di medicina estetica maggiormente richieste: sono utili per riempire vuoti e solchi, rughe e segni del tempo, ma anche per contrastare i segni del processo di invecchiamento e per rimandare (o anche evitare del tutto) il tradizionale lifting facciale. Ecco tutto quel che c’è da sapere sui trattamenti filler viso, per conoscere le diverse opzioni disponibili e fare una scelta consapevole.
Conosciuti anche come lifting liquido, i trattamenti filler viso possono dare buoni risultati, restituendo un aspetto più fresco, giovane e riposato.
I filler vengono iniettati sotto la pelle per riempire le linee e le rughe del viso e per appiattire e ridisegnare le caratteristiche del viso, oltre a ridurre l’aspetto della pelle cascante. Il più popolare e conosciuto di questi filler è la tossina botulinica, ma non esiste solo questa soluzione.
I riempitivi
In genere sono filler a base di acido ialuronico, una sostanza naturale nel corpo – di origine naturale, versatile e biocompatibile – che aiuta a mantenere il volume e l’idratazione della pelle.
L’acido ialuronico trattiene l’umidità, assorbendo più di 1.000 volte il suo peso in acqua. Inoltre si lega con il collagene e l’elastina, trasportando sostanze nutritive essenziali a queste fibre che costituiscono gran parte della struttura di supporto della pelle. I riempitivi a base di acido ialuronico vengono usati per riempire le rughe ammorbidirle e renderle meno visibili. A seconda delle condizioni di partenza e del tipo di intervento da fare il medico estetico sceglierà il filler con acido ialuronico più indicato (rughe più o meno profonde, necessità di rimodellare e ridefinire il contorno del viso, riempire vuoti etc…).
Esistono anche dei filler sintetici che possono essere iniettati più in profondità, sono composti generalmente da idrossiapatite di calcio, acido polilattico e collagene, oppure contengono acido ialuronico e idrogel acrilico.
Lipofilling
I biofiller utilizzano il grasso autologo, cioè grasso proveniente dal paziente stesso, che vengono iniettati nelle zone dove si presentano vuoti e rughe. Il suo uso elimina i rischi di reazione allergica o di rigetto da parte dell’organismo. Il nanolipofilling viene eseguito con micro iniezioni ed è indicato per piccole aree, come il contorno occhi ad esempio, mentre il lipofilling agisce su volumi più ampi. E’ bene sapere che il 30% del tessuto adiposo che viene iniettato viene riassorbito nel tempo, mentre il restante 70% circa resta contribuendo a mantenere il risultato.